
La protesi è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più denti mancanti o gravemente danneggiati, ridando al paziente una dentatura estetica, con forma e funzione corrette. Le protesi dentali possono ancorarsi a impianti dentali o a denti naturali e si possono dividere in protesi dentali fisse e protesi dentali mobili (o rimovibili).
La Protesi dentale fissa
È la protesi che viene richiesta maggiormente dal paziente perché più estetica della protesi mobile e più confortevole in quanto per il paziente è come avere un dente naturale. Per quanto riguarda la protesi fissa su denti, essa viene eseguita in poche sedute: nella prima si rimuove il tessuto cariato e si ricostruisce(con un perno avvitato o cementato nella radice stessa in metallo o in fibra di vetro). Quindi si lima e si rifinisce il dente dandogli una forma in grado di accogliere una corona cementata (forma a moncone o pilastro protesico). Per permettere alla gengiva di guarire correttamente ed adattarsi alla nuova forma viene realizzato un provvisorio in resina che viene mantenuto al massimo qualche settimana. Questo permette inoltre di avere una pre-visualizzazione estetica del lavoro finale permettendo di decidere eventuali modifiche di forma e colore per la corona definitiva. Si prende successivamente un’impronta e nelle sedute successive si cementa il manufatto protesico definitivo.
Il tipo di manufatto protesico può variare da paziente a paziente a seconda della situazione clinica e e delle esigenze estetico-funzionali.
I principali tipi di protesi fisse ordinati dal più piccolo, in cui buona parte del tessuto dentale è sano, al più grande, dove invece gran parte del dente è andato perso a causa di carie o fratture, sono:
- Intarsio: è il manufatto protesico meno invasivo di tutti ovvero quello utilizzato quando un’otturazione semplice sarebbe troppo grande per garantire una resistenza adeguata nel tempo. Assieme alla corona dentale è la prima scelta nei denti devitalizzati.
- Corona dentaria: consiste in un guscio che ricopre totalmente il dente ed è la protesi singola per eccellenza dato il suo utilizzo da molti anni; molti studi scientifici riportano successi a 10 anni del 98%. Viene eseguita quando la struttura residua del dente è minima.
Questa viene indicata in particolare dopo l’esecuzione di una cura canalare, la quale determina l’esecuzione di un foro centrale nel dente. In questo caso la corona permette di proteggere il dente dalla frattura (nel caso di frattura verticale il dente deve essere estratto) in quanto distribuisce le forze in modo omogeneo alla radice e forma un guscio attorno al dente.
Le corone possono inoltre essere utilizzate per modificare l’estetica del sorriso per esempio colore, forma ed allineamento dentale.
Le corone possono essere singole oppure associate ad altre corone per formare i cosiddetti ponti fissi, che si utilizzano per riabilitare settori delle bocca dove sono andati estratti uno o più denti. Questi vengono solitamente scelti quando vi è l’impossibilità di ricorrere ad una terapia con impianti endossei (vedi Sezione di Implantologia) o quando si preferisce unire e solidarizzare più denti tra loro per conferirgli maggiore resistenza e durata nel tempo. - Faccette in ceramica (o veneers): sono sottilissimi gusci in ceramica (fino a 0.5 mm) applicati con cementi adesivi sulla superficie esterna dei denti per migliorare l’estetica del sorriso e correggere eventuali difetti di forma, colore o posizione dei denti. Sono una sorta di “lente a contatto” sopra il dente. Esse vengono cementate ai denti naturali dei settori anteriori (incisivi, canini e premolari) consentendo di donare al paziente un sorriso “holliwoodiano” senza dover ricorrere a lunghi trattamenti con l’apparecchio ortodontico. Queste protesi estetiche sono molto conservative (faccette minimamente invasive) e permettono di non limare affatto (no-prep) o comunque pochissimo lo smalto dei denti senza dover sacrificare grandi quantità di dente grazie alla natura adesiva della tecnica di cementazione. Data la valenza estetica di questo trattamento possono essere necessarie più sedute distanziate per consentire al paziente di scegliere con cura colore e forma del suo nuovo sorriso. Analogamente, oggi è possibile realizzare anche sottilissime faccette in disilicato di litio. Il ridottissimo spessore di questo materiale (fino a 0.3 mm) permette di realizzare delle preparazioni minimamente invasive o, addirittura, di non toccare affatto con le frese alcune superfici dentarie in situazioni cliniche nelle quali lo spazio disponibile è ridotto data l’elevata resistenza; ciò permette di risparmiare grandi quantità di smalto e dentina. Sia le ceramiche feldspatiche che il disilicato di litio, cementati mediante tecniche adesive estremamente affidabili, garantiscono una eccellente integrazione biologica, risultati estetici ottimali ed elevata biomimetica, ripristinando le caratteristiche ottiche e meccaniche del dente naturale.
- Ponti: rappresentano gli analoghi delle corone ma coinvolgono più denti e vengono eseguiti di routine negli studi odontoiatrici da molti anni; permettono di sostituire fino a 5 elementi dentari e attualmente rappresentano l’unica alternativa per il paziente che richiede una protesi fissa ma che si rifiuta di eseguire l’intervento di implantologia. Sono protesi molto estetiche, funzionali e confortevoli e dal confermato successo a lungo termine.
Diversi sono i materiali che possono essere utilizzati per le corone a cominciare dalle classiche corone in metallo-ceramica (costituite da un guscio metallico ove al di sopra e viene cotta la ceramica) fino alle più estetiche corone in zirconia monolitica, zirconia-ceramica, disilicato di litio o corone metal-free.
La Protesi dentale mobile
Le protesi dentali mobili (o rimovibili) sono le soluzioni più economiche per la riabilitazione dei pazienti che hanno perso molti denti; sono protesi molto versatili che si possono adattare ai cambiamenti che la bocca subisce nel tempo come la perdita di denti o il riassorbimento osseo. Nonostante questi vantaggi le protesi mobili sono sempre meno tollerate dai pazienti sia per il disagio nel doverle togliere durante le ordinarie manovre di igiene sia per la paura che possano togliersi durante l’eloquio; quest’ultima in realtà è infondata perché se le create osseo-gengivali sono sufficientemente adeguate una protesi dentale rimovibile è stabile e non si muove né durante la masticazione né durante un colloquio.
Un importante vantaggio è la possibilità di riparazione della protesi dentale in seguito a fratture per cadute o usura; con una telefonata di avviso è possibile riconsegnare la protesi riparata in giornata.
La protesi mobile si suddivide in protesi mobile scheletrata caratterizza da dei ganci che permettono l’ancoraggio ai denti vicini ed in protesi mobile totale quando non è presente alcun dente in arcata.
Il nostro protesista si occuperà di scegliere la soluzione più adatta alle vostre esigenze.